SICUREZZA E FURTI

Le quattro "contromisure" principali

C'è chi ogni estate, vive male le proprie vacanze. Non perché non sappia divertirsi, per carità: a impedire la completa tranquillità c'è però un pensiero fisso, quello di aver lasciato la propria casa abbandonata alla mercé dei ladri. Angosce eccessive? Incapacità di godersi la vita? Forse. Sta di fatto però, che hanno dopo anno, i furti denunciati negli appartamenti sono in forte crescita. Secondo i dati dell'Istat, infatti, nelle undici più grandi città sono aumentati del 34% dal 1984 al 1997 (da 297 a 424 annui ogni cento mila abitanti). Un dato comunque sottostimato, dal momento che due furti su tre non sarebbero denunciati alla polizia.

Ma quali precauzioni si possono prendere e a che costi? Limiteremo l'indagine alle quattro più efficaci contromisure (polizze assicurative, porte blindate, impianti di allarme e assistenza degli istituti di vigilanza) tralasciandone altre comunque interessanti (dalle casseforti, ai vetri antintrusione, dalle recinzioni alle inferriate). Un test, redatto dalle Compagnie Assicurative vi permetterà di valutare, anche sotto l'ombrellone, la sicurezza dell'appartamento.

Per quel che riguarda i costi, comunque, c'è una buona sorpresa: la Finanziaria 2001 include tra le opere con diritto alla detrazione fiscale del 36% anche quelle per gli impianti anti-furto, come vedremo nei capitoli seguenti.

Il test della sicurezza

L'associazione nazionale imprese assicuratrici ha messo a punto un test per valutare il vostro rischio-furti. Il test, oltre a dare un'idea concreta dei rischi che si corre , riproduce i criteri usati da molte compagnie per capire quale sia il costo da applicare a una polizza anti-furto in casa Entrano, , in gioco comunque anche altri fattori, come il comune dove è situato l'appartamento. Per esempio a Napoli (ma anche a Lucca), pare che il rischio furti sia altissimo, mentre, a Aosta la stessa polizza costa meno.

Tipo

Punti

 

Punti

 

Punti

Località con meno di 200 mila abitanti

10

Due o più scale interne

25

Locali custoditi durante le ferie

5

Località con meno di 200 mila abitanti

20

Impalcature per lavori manutenzione

40

Locali non custoditi per meno di 10 giorni di ferie

20

Località isolate

50

Uffici o negozi vicini

40

Locali incustoditi per più di 10 giorni di ferie

40

Zona industriale-commerciale

20

Abitazioni vicine

10

Locali incustoditi per meno di un'ora al giorno

5

Zona residenziale

10

Appartamento al pian terreno

40

Locali incustoditi per più di un'ora al giorno

20

Zona agricola

5

Appartamento al primo o ultimo piano con balconi o terrazze

30

Locali custoditi a intervalli regolari

20

Zona con precedenti di furto ultimo anno

40

Appartamento ai piani intermedi

10

Locali custoditi a intervalli irregolari

10

Stabile isolato

40

Ingresso da una sola porta

20

Serratura di tipo Yale

50

Stabile periferico

30

Ingresso da 2 o più porte

40

Serratura di sicurezza a paletti verticali

30

Stabile centrale

20

Finestre e balconi solo su strada

10

Serratura di sicurezza a H

20

Ingresso con portineria

10

Finestre e balconi su strada e cortile

20

Porta blindata

5

Ingresso senza portineria

20

Finestre e balconi su scale interne o su vicolo chiuso

40

Impianto di allarme antifurto certificato Imq

- 60 punti

Una sola scala interna

10

Appartamento a residenza secondaria

40

TOTALE PUNTI

 

Fonte: Elaborazione su tabella Associazione nazionale imprese assicuratrici

più di 250 punti

L'unica giustificazione è che siate poveri in canna e non abbiate nulla da farvi rubare. Ma se è così, come potete permettervi di essere in vacanza?

250-200 punti

Anche il ladro più sbadato in casa vostra può farcela

150-200 punti

Se non avete cose di gran valore e facili da portar via, dormite tranquilli e godetevi le ferie

meno di 150 punti

Bravi, siete ragionevolmente al sicuro.

 

Le porte blindate

Il 75% dei ladri entra in casa forzando la porta di ingresso il 15-20% sceglie le finestre e solo il 5% opta per solai e tetti. Quindi le porte blindate sono elemento essenziale, ma delle 400-500 mila vendute ogni anno solo poche sono effettivamente robuste. Il livello di sicurezza dipende soprattutto da:

  1. numero dei rostri laterali (almeno 5)
  2. serratura: le più facilmente "espugnabili" sono quelle con chiavi a doppia mappa simmetrica. Riconoscerle è facile: il metallo tolto da un lato per formare i dentini corrisponde a quello aggiunto sull'altro lato. Meglio quelle con dentini molto asimmetrici, con cilindro anti-strappo e anti-trapano. La serratura deve essere protetta da una piastra d'acciaio.
  3. zanche applicate con cemento a presa rapida: almeno 6 o 7
  4. telaio di acciaio: almeno 2 millimetri spessore. Altrettanto il controtelaio.

Gli impianti antifurto

Sono di moltissimi tipi (a infrarossi, a ultrasuoni, microfonici, a contatto magnetico) e prevedono una miriade di apparati di allarmi (dalla semplice sirena, al collegamento telefonico e radio, ad impianti luminosi). I costi variano tantissimo, anche a seconda della grandezza e della disposizione dei locali da difendere. Un buon impianto prevederà comunque un qualche tipo di rilevatore nelle stanze di passaggio obbligato e la predisposizione degli infissi di porte e finestre perché scatti l'allarme se sono spalancati. Opportuni alcuni pulsanti nascosti, per segnalare aggressioni, disposti strategicamente: soprattutto in prossimità del box, vicino alla porta d'ingresso e in stanza da letto. Le sirene possono essere insufficienti: meglio il contatto radio o, almeno, telefonico. In mancanza del portiere, un'utile precauzione resta sostituire il citofono con il videocitofono.

Le polizze antifurto

Sono di tre tipi. Vediamoli.

Polizze a valore intero. Coprono l'intero valore dei beni contenuti in casa, con un valore stabilito al momento del contratto. Se la casa non viene svuotata tutta, il valore rimborsato è proporzionale a quanto è stato rubato. Prevedono cioè un vero e proprio inventario dei beni a cui viene attribuito un valore convenzionale. Tanto più è alto, tanto più si paga come "premio" all'assicuratore.

Polizze a primo rischio relativo. Anche in questo caso si fa una stima di tutto quanto c'è in casa. Vengono però indicati particolari beni più "interessanti" per i ladri, e se ne da una stima parziale (per esempio, tutti i beni della casa valgono 200 milioni, ma i 20 più facili da asportare e di maggior valore valgono 120 milioni).

Polizza a primo rischio assoluto. Prevede il risarcimento integrale di una determinata somma (massimale) in caso di furto, anche di un solo bene. E' però in genere modulare, nel senso che se nel furto vengono asportati certi beni, particolarmente preziosi, il massimale cresce.

Il terzo tipo di polizza è senz'altro il più diffuso, ed è in genere il più conveniente al normale cittadino quello che evita litigi con la compagnia di assicurazioni. Il secondo tipo è adatto a chi possiede oggetti di particolare valore. Il primo non si applica quasi mai .

In caso di possesso di prima e seconda casa la polizza è in genere estensibile ad entrambe, con uno "sconto" sui premi da pagare. Preferite contratti annuali, non rinnovabili automaticamente. In caso di assenza prolungata (oltre 45 giorni) , avvertite la compagnia: probabilmente esiste una clausola nel vostro contratto a questo proposito e se non la applicate, rischiate di non vedervi risarcire il furto.

Gli istituti di vigilanza

Quando una sirena entra in azione ma nessuno interviene oppure quando il dispositivo viene disinserito dal ladro ma nessuno è pronto ad accorgersi della manomissione e a intervenire, anche il più sofisticato sistema di allarme attivo serve a poco o a nulla. E' questa una delle ragioni del boom di affari degli istituti di vigilanza, a tutela dei privati. I servizi resi sono di vari tipi e cambiano quindi le spese necessarie.

Il sistema più tradizionale è la ronda con il bigliettino, con controllo esterno della casa a frequenza di due-tre volte per notte (costi sulle 35-60 mila lire al mese). Altre 35-40 mila lire possono essere previste per servizi aggiuntivi (gestione chiavi e ispezioni interne all'appartamento). Occorrerà però ricordare che una buona parte dei furti (c'è chi dice fino a un terzo) avviene di giorno, in genere di pomeriggio.

C'è poi il collegamento ai sistemi di allarme oppure gli impianti di sicurezza forniti direttamente dall'istituto di vigilanza (via linea telefonica oppure via radio). I costi sono molto variabili e dipendono dal tipo di impianto (per esempio per quello radio può esistere o non esistere la possibilità di dialogare con il cliente). Variano quindi da 50 a 200 mila lire al mese (500 mila lire per un solo mese estivo). I vantaggi per le persone anziane sono che il collegamento telefonico o radio può integrare un servizio di telesoccorso sanitario (per cui, ricordiamolo, è previsto espressamente lo sconto fiscale sull'Irpef del 36%)..

I tempi medi di intervento pubblicizzati, in città e da istituti attivi 24 ore su 24, sono da un minimo di 5 minuti a un massimo di 15 minuti, a seconda del traffico. Le scadenze del contratto sono in genere di due-tre anni (troppo davvero), anche se ora la concorrenza tra istituti porta a una loro riduzione: contrattate quindi.

C'è infine la possibilità di collegare il sistema di allarme alle centrali di polizia e di carabinieri, perdipiù gratuitamente. Tuttavia il sopralluogo avviene solo se c'è una pattuglia in zona, in tempi più lunghi e senza nessun obbligo. Occorre rivolgersi all'Ufficio Allarmi delle Questura o alla Centrale operativa dei carabinieri. In alcune grandi città si è registrato qualche rifiuto a fornire questo servizio, per mancanza di personale e i troppi allarmi ingiustificati.

La detrazione del 36% sul recupero e la sicurezza in casa

La Finanziaria 2001 ha ammesso allo sconto fiscale del 36% anche le opere anti-infortuni e quelle contro ladri e aggressioni, negli appartamenti come nei condomini.

Al primo gruppo di opere appartengono l'installazione di impianti rilevatori di fughe di gas, di presenza di ossido di carbonio, anti-incendio. Ammesse inoltre sia le piccole riparazioni di prese, tubi e scarichi, sia la messa in sicurezza di tutti gli impianti, ai sensi della legge 46 del 1990.

Al secondo gruppo appartengono tutte le opere anti-furto (porte blindate, impianti, serrature di sicurezza, vetri anti-sfondamento, casseforti a muro, grate alle finestre, cancellate) che in precedenza erano solo in parte comprese nella detrazione.

Naturalmente va fatta comunque la "Denuncia di inizioi laviri" e ditte e artigiani coinvolti vanno pagati, dietro regolare fattura, con bonifico bancario.