Sono stati introdotti dal Dpr 2 aprile 2009 sul rendimento energetico

 

I nuovi obblighi di schermatura dal sole delle finestre

 

Tende o pellicole obbligatorie nei nuovi stabili e nelle ristrutturazioni che coinvolgano la facciata. I nuovi obblighi sono dettati, per quanto in modo non sempre comprensibile, dal Dpr 2 aprile 2009, n. 59. Le prescrizioni riguardano tutti gli edifici esistenti, con espressa eccezione solo di quelli artigianali, industriali e adibiti ad attività sportive, comprese quindi anche le residenze. E’ un passo avanti sulla strada che valuta il risparmio energetico non solo sotto il profilo della riduzione dei consumi nel riscaldamento invernale ma anche sotto quello del taglio dei costi del condizionamento estivo.

Il decreto traccia due tipi di opere coinvolte nella nuova prescrizione. Al comma 19 dell’articolo 4 afferma che “é resa obbligatoria la presenza di sistemi schermanti esterni” in quattro casi:

1) nuove costruzioni;

2) ristrutturazioni integrali o demolizioni e ricostruzioni di edifici con superficie utile maggiore di mille mq;

3) ampliamenti volumetrici superiori al 20%;

4) ristrutturazioni totali dell’involucro edilizio.

Occorre chiarire innanzitutto i termini. Spiega Abramo Barlassina di Assites, l’associazione di settore: “I “sistemi schermanti” sono dispositivi mobili, che si estendono o si chiudono “a pacchetto” o a avvolgimento, autonomi dalla vetrata, e in genere costituiti da lame di alluminio, di legno o in tessuto per esterno. Forse i più diffusi nell’immaginario collettivo sono le tende che sovrastano a pensilina le vetrine dei negozi e vengono in genere chiuse durante la notte. Non sono invece sistemi schermanti, per esempio, le tapparelle, le veneziane apposte sui balconi, le imposte e gli scuri: essi hanno come scopo essenziale la chiusura e l’oscuramento delle finestre stesse, con benefici anche per la coibentazione invernale”.

Tali “schermature solari” (come sono anche dette) possono a seconda dei casi essere aperte o chiuse manualmente, oppure tramite un motore o infine essere collegate a  sensori che permettono la loro regolazione automatica a seconda dell’irraggiamento solare. Il costo di un’installazione professionale può variare, a seconda delle tecnologie utilizzate e dei materiali, da 400 a 1.500 euro per una copertura di un balcone di tre metri (con effetto, per esempio, su una portafinestra e una finestra), e da 200 a 600 euro per una finestra individuale. E’ possibile risparmiare, anche molto, con il “fai da te” e l’acquisto in un centro commerciale, ma si rischia sia una cattiva installazione sia soprattutto gravi pericoli per sé e per altri,dovendo lavorare all’esterno di una finestra, spesso ad altezze notevoli.

Il decreto, poi, al comma 20, dà la possibilità di scegliere tra sistemi schermanti (stavolta non necessariamente esterni) oppure sistemi filtranti, cioè pellicole da applicare sui vetri, in altri tre casi:

1) Ristrutturazioni parziali o manutenzione straordinaria dell’involucro edilizio;

2) Ampliamenti volumetrici sotto il 20%;.

3) Nuova installazione di impianti termici in edifici esistenti o ristrutturazione degli stessi impianti

Afferma Elena Scialasciova di Assofilm, l’associazione di categoria: “Le pellicole sono film autoadesivi di materiale polimerico che possono modificare la trasmissione dell'energia solare, quella di ultravioletti, infrarossi e luce visibile. Si possono incollare e scollare sui vetri liberamente. Le più conosciute sono quelle “a specchio” applicate sui grandi edifici ad ufficio e o commerciali, ma oltre quelle tradizionali va imponendosi una nuova generazione di “selettive” che includono all’interno metalli come argento, nichel e oro, sono un po’ più costose ma filtrano soprattutto l’infrarosso permettendo meglio il passaggio della luce visibile e attenuando l’effetto a specchio”.

Pellicole a basse prestazioni sono disponibili anche nei centri commerciali con istruzioni per il “fai da te”, ma ancora una volta gli esperti consigliano un lavoro professionale. In tal caso, con la mano d’opera, si oscilla da un costo di 50 a un costo di 80 euro al metro quadrato, a seconda della pellicola scelta. Il difetto di alcune selettive è che sono più deperibili sotto l’azione diretta dell’atmosfera esterna, ivi compresi i fattori inquinanti, e perciò hanno vita più breve se non sono poste all’interno del vetro, ma recentemente sono stare rese disponibili sul mercato anche di più resistenti. La garanzia per le interne è di 10 anni e per le esterne di 5, con durata effettiva, in entrambi i casi, di qualche anno in più, variabile anche a seconda dell’inquinamento dell’aria.

 

 

I vetri a basso valore solare fanno eccezione

 

Sia nel caso di nuove costruzioni che nel caso di ristrutturazione parziali, il nuovo decreto crea un’importante eccezione all’obbligo di sistemi schermanti o pellicole. Il progettista, qualora valuti la mancanza di convenienza “in termini tecnico-economici”, e qualora le superfici vetrate abbiano “un fattore solare minore o uguale a 0,5”, può giustificare nella propria relazione tecnica l’omissione dei sistemi schermanti esterni.

Quali possono essere i motivi tecnico-economici? Non certo difficoltà pratiche di installazione: i sistemi schermanti potrebbero essere anche disposti sul Colosseo e le pellicole sulle vetrate del Duomo di Milano. Il probabile significato è che il progettista deve fare un calcolo costi-benefici, che riguarderà anche il periodo in cui è possibile ammortizzare l’investimento, per poi ottenere un risparmio economico. Non espressamente citati sono motivi più estetici o paesaggistici: chiaro che non si possa rovinare la facciata di un bel palazzo storico e discutibile il fatto che si attenti al decoro architettonico di quella di un condominio, anche se si tratta di un palazzone anonimo, con soluzioni discordanti tra appartamento e appartamento (pellicole al secondo piano e tende al terzo).

Quanto al fattore solare pari o minore a 0,5, si intende semplicemente che va ridotto per lo meno a metà l’apporto calorico dell’energia solare. Spiega Mario Boschi, di Assovetro: “In una nuova costruzione il progettista, che già deve per le norme adottare doppi o tripli vetri  con funzioni di coibentazione e barriera al rumore, in molti casi sceglierà di aggiungere a queste funzioni del vetro anche quella del basso fattore solare”. Ciò significa senz’altro un rialzo dei costi del vetro (variabile anche a seconda della disponibilità del prodotto in zona), con il vantaggio però di poter evitare le schermature esterne. Viceversa, in una ristrutturazione, la scelta del doppio o triplo vetro, anziché di schermi e pellicole, ha pregi e difetti. Da una parte è una spesa ben più elevata (in genere si sostituisce tutto l’infisso). Dall’altra si ha il vantaggio dei notevoli risparmi portati dalla coibentazione invernale o dell’abbattimento dell’inquinamento acustico, tutte performance che è possibile aggiungere a un vetro con specifici trattamenti.

 

 

Pro e contro delle tre scelte

 

Nella scelta tra vetri a basso fattore solare, sistemi schermanti e pellicole,  ci sono pro e contro. Dei vetri abbiamo già parlato: il pregio è che possono essere multifunzionali (contenimento termico e del rumore, funzione anti-effrazione, eccetera), il difetto è che in genere prevedono la sostituzione dell’infisso e alti costi di investimento iniziale, destinati però a ripagarsi. Le schermature hanno il difetto di costare di più  delle pellicole e di non permettere parzialmente la vista quando sono dispiegate. Le pellicole, d’altro canto, non funzionano a finestre aperte, durano meno e limitano l’apporto luminoso d’inverno. Il lato estetico è comunque preservato  in caso di doppi e tripli vetri, mentre nel confronto tra gli altri due sistemi uno può prevalere sull’altro a seconda del tipo di immobile e del contesto architettonico in cui è inserito.

 

 

Glossario

 

Fattore solare g. Rapporto tra l'energia termica globalmente trasmessa da una lastra di vetro e quella incidente su di essa

Schermature solari. Sistemi che, applicati all'esterno o all’interno di una superficie vetrata trasparente permettono una modulazione variabile e controllata dei parametri energetici e ottico luminosi in risposta alle sollecitazioni solari.

Sistemi filtranti. Pellicole polimeriche autoadesive applicabili internamente o esternamente sul vetro, in grado di modificare uno o più delle seguenti caratteristiche della superficie vetrata: trasmissione dell'energia solare, trasmissione ultravioletti, trasmissione infrarossi, trasmissione luce visibile.