L'apertura di una botola sul lastrico privato

 

 

 

Sono proprietaria di un appartamento che sta all'ultimo piano, con sovrastante lastrico solare di proprietà. Ho fatto domanda al comune per l'autorizzazione all'apertura di una botola di collegamento tra l'appartamento e il sovrastante lastrico solare. Il comune mi ha chiesto di inviargli la deliberazione dell'assemblea dei condomini che autorizza l'apertura di questa botola. Premesso che il regolamento di condominio è stato stilato successivamente all'avvenuta vendita degli appartamenti e che contiene un errore in quanto si parla di uso esclusivo del lastrico solare mentre è stato dal mio notaio appurato che il lastrico solare è di proprietà esclusiva, può il comune chiedere la deliberazione del condominio?Il parere negativo del condominio è vincolante, anche se il lastrico solare è di proprietà esclusiva?

 

Se risulta documentalmente accertato che il lastrico solare è di proprietà esclusiva del lettore, non si vede perché, una volta documentata la proprietà, il comune debba richiedere la delibera assembleare di autorizzazione all’intervento. Tanto più che, se abbiamo ben compreso, la botola di collegamento verrebbe aperta non nelle parti comuni, ma nella proprietà esclusiva.

A norma dell’articolo 4 della legge 10/77 — sostanzialmente recepito dall’articolo 11 del Dpr 380/2001 (Testo unico sull’edilizia) — il permesso di costruire è rilasciato al proprietario dell’immobile, o a chi abbia titolo per richiederlo. Con la conseguenza che la semplice produzione del rogito notarile dovrebbe risolvere ogni questione relativa alla legittimazione del lettore a richiedere la Dia o il permesso di costruire.

Si tenga presente che, secondo la più recente giurisprudenza (si confronti Consiglio di Stato, sezione V, 15 marzo 2001, n. 1504), nel procedimento per rilascio della concessione edilizia, l’amministrazione ha il potere/dovere di verificare l’esistenza, in capo al richiedente, di un idoneo titolo di godimento sull’immobile interessato dal progetto di trasformazione urbanistica, trattandosi di un’attività istruttoria che non è diretta in via principale a risolvere i conflitti di interessi tra le parti private in ordine agli immobili interessati, ma che risulta finalizzata più semplicemente ad accertare il requisito della legittimazione del richiedente.

In quest’ottica, il parere negativo del condominio non sembra per nulla vincolante rispetto all’amministrazione comunale.