1. Credito d'imposta per chi dà casa ai nuovi dipendenti
    2. Rinvio dell'applicazione obbligatoria delle nuove tariffe rifiuti
    3. Aumento delle detrazioni agli inquilini
    4. Terreni agricoli pubblici ai giovani contadini
    5. Patrimonio pubblico e degli enti previdenziali

Credito d'imposta per chi dà casa ai nuovi dipendenti

Con l'articolo 8, commi 7,8,9 della Finanziaria è istituita un'agevolazione fiscale a favore dei datori di lavoro che danno una casa in uso ai dipendenti. Si tratta di un credito d'imposta pari al 19% del valore "convenzionale" del beneficio-casa accordato al lavoratore. Quest'ultimo deve essere stato assunto, in incremento agli attuali dipendenti, dall'1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2002. Si deve trattare in sostanza di un lavoratore disoccupato o perlomeno di uno costretto a trasferirsi di residenza anagrafica per essere assunto.

La disposizione è un primo passo indietro rispetto alla tendenza dell'ultimo decennio in cui si era giunti alla totale tassazione dei cosiddetti "fringe benefits" ai dipendenti, che sono ancor oggi calcolati come parte integrante dello stipendio, portando tra l'altro alla fine delle locazioni "a foresteria" (salvo quelle simulate per evitare le leggi sugli affitti).

Per calcolare il vantaggio fiscale si può fare un esempio: quello di una casa con rendita catastale di 2 milioni di lire per cui il datore di lavoro ha sostenuto spese di gestione documentate di 3 milioni di lire annui. In totale fanno 5 milioni, somma di cui il 19% è 950.000 lire, cioè l'entità dello sconto d'imposta concesso al datore di lavoro o comunque alla sua società. . Il dipendente non ha alcun vantaggio aggiuntivo, invece: i 5 milioni vengono considerati aggiunti al suo stipendio e su questa cifra vanno calcolate le trattenute e i contributi.

 

Rinvio dell'applicazione obbligatoria delle nuove tariffe rifiuti

L'articolo 29 della Finanziaria rinvia a data da stabilirsi con regolamento l'applicazione delle nuove tariffe che avrebbero dovuto sostituire la Tarsu (Tassa rifiuti solidi urbani) sin dal primo gennaio 2000. Si tratta di una proroga che non stupisce nessuno, dal momento che la maggior parte dei Comuni era in notevole ritardo nel predisporre i complicatissimi meccanismi della nuova tariffa. Per proprietari di casa e inquilini il rinvio è una boccata d0'aria, dal momento che la Tarsu negli anni si è rivelata la seconda entrata dei comuni italiani dopo l'Ici, e che con la nuova tariffa era previsto un rincaro medio dei 30% in tre anni, secondo le stesse valutazioni dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani).

Aumento delle detrazioni agli inquilini

Gli inquilini del canale concordato delle locazioni avranno diritto dal 2000 a una detrazione sul reddito di 640 mila lire (se hanno fino a 30 milioni di reddito) o di 320 mila lire (sopra i 30, ma sotto i 60 milioni di reddito). Ricordiamo che per il 1999 il decreto legislativo 17 settembre n 327 aveva fissato le due cifre a 320 e 160 mila lire rispettivamente, cioè alla metà.

L'illogicità del provvedimento sta nel fatto che gli inquilini che riescono a ottenere un affitto più basso con il canale contrattato sono ulteriormente beneficati, mentre quelli che sono costretti ad accettare un affitto libero, e quindi più elevato, non ottengono nulla.

Terreni agricoli pubblici ai giovani contadini

I terreni agricoli demaniali non conferiti ad eventuali fondi immobiliari, dopo esser stati accorpati in lotti di 10 ettari debbono essere rivenduti a imprenditori agricoli "di preferenza" di 40 anni o sotto. Lo stabilisce l'articolo 6, comma 4 della Finanziaria.

Patrimonio pubblico e degli enti previdenziali

Procedure straordinarie previste per le dismissioni immobiliari dello Stato, e degli gli enti di previdenza. Entrambi potranno ricorrere a società di consulenza o professionisti per definire il prezzo dei beni da dismettere. E' prevista anche la cessione a intermediatori che si impegnino a vendere a un certo prezzo entro una certa data, trascorsa la quale saranno costretti ad acquistare in prima persona. Vengono anche accelerati i tempi per la valutazione degli immobili vincolati o comunque di valore artistico e culturale da cedere : se le il Ministero dei Beni Culturali non si pronuncia, provvede il Consiglio dei Ministri. Al Ministero del Tesoro è dato il potere di sostituirsi agli Enti Previdenziali se non programmano la cessione in tempo utile.

Gli inquilini Iacp di edifici costruiti entro il 1960 di proprietà dei Comuni possono entro un anno vigore chiedere di acquistare alloggi in proprietà pagando anche in 25 anni senza interessi a un prezzo pari al 50% del costo di costruzione dell'alloggio. I comuni hanno tempo 60 giorni per accogliere o rigettare domanda.

Il patrimonio immobiliare delle Poste è alienabile al 100% e non più al 75%, anche a persone diverse dall'inquilino, purché quest'ultimo abbia garantita la locazione. Le coop costituite tra candidati acquirenti hanno diritto all'acquisto a parità di prezzo.

Gli ultimi emendamenti prevedono inoltre di allargare le regole previste per gli immobili dello Stato e degli Enti anche a quelli posseduti da enti locali (Comuni, Provincie, Regioni)

Dovrà essere ridotto del 3% durante il 2000 e del 5 % ciascuno per 2001 e 2002 il numero dei metri quadrati di superficie degli immobili affittati dagli enti statali e di altrettanto lo loro spese di manutenzione. .Entro 6 mesi, vanno rinegoziati al ribasso i relativi canoni con i loro proprietari.